A.bc
In Australia, sulle tracce di Chatwin 20 anni dopo Le Vie dei Canti Palazzo delle Esposizioni, Roma

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In Australia, in Chatwin's footsteps 20 years after The Songlines Palazzo Delle Esposizioni, Rome



 
Di notte, brillano. Meglio quando non c’è la luna, solo stelle nel buio. Come questa notte, con Venere che sale lentamente nel cielo nero. A illuminarle ci pensa la luce violacea della lampada. Colpite dagli ultravioletti le sferette di silice degli opali diventano fluorescenti, come lucciole posate sulla terra. Andy, 40 anni, pescatore di dentici e squali a Port Lincoln, sulla costa del South Australia, una volta all’anno si prende tre o quattro settimane per venire nel deserto, a mille chilometri da casa. «Fino all’anno scorso cercavo oro. Qualche volta ho trovato qualcosa, ma niente di speciale. Ora sono qui per gli opali». Il mercato è un po’ sceso, ma sono in molti ancora a provare. «Tutti sanno tutto di chi ha fatto fortuna, ma nessuno parla delle centinaia di persone che cercano senza trovare». Ha tre figlie, pensa di essere «ormai troppo vecchio per la pesca industriale». Non sa bene cosa farà nel futuro. Arrampicandosi sui fianchi ripide delle collinette, si scivola o si affonda nei cumuli di pietre di chi ha già scavato. L’alimentatore della lampada pesa almeno 20 chili, fa freddo. Ogni tanto bisogna fermarsi per riposare e riscaldarsi attorno a ciò che rimane del falò acceso all’inizio. Andy dorme qui, in macchina o sdraiato accanto al fuoco. Preferisce stare lì, piuttosto che in un albergo in città. Mostra la pietra nera che ieri un greco di qua gli aveva regalato come portafortuna. «Forse anche il nostro incontro mi ha portato fortuna. Forse sto per diventare ricco». Nella notte, bagliori di altre lampade in lontananza. E se qualcuno si accorge che hai trovato qualcosa? Coober Pedy è un posto dove si viene a cercar fortuna, per cambiare magari in un attimo la propria vita. Promettente e pericoloso. «Ogni anno uccidono qualcuno da queste parti», dice lui. Guardati le spalle, Andy. «Sono un tipo duro, io». La mattina, chino sulla grande pietra da cui ha già estratto decine di frammenti, è felice come un bambino
 
They shine at nitgh. Better when there is no moon and only stars in the dark. Like tonight, with Venus slowly rising up in the sky. They are lit by the the ultraviolet rays of the lamp. The silica spheres of the opal stone become fluorescent, and look like glow-worm landed on the ground. Andy, 40 years old, shark fisherman from Port Lincoln, on the Australian coast. He is specialized in snappers and sharks. Once a year he takes off for 3-4 weeks to immerge in the desert thousands of km away form his hometown. «I was looking for gold until last years. I did find stuff here and there but nothing too special. Now I am here for Opal». The opal market has decreased lately but many are still trying to find some. «Everyone knows everything about who got fortune, but no one talks about the many others who seek in vain». He is a father of 3 children. He thinks he is now «too old for industrial fishing». He doesn’t know about his future. Climbing on the steep hills one can easily fall in the remains of the drilled stones. The power generator for the lamp weitghs at least 20 kg. It’s cold. One needs to rest sometimes, to warm up around the fire lit at the begining. Andy sleeps around here, in the car, or lying around the fire. He shows us the balck stone given to him as a lucky charm by a Greek. «Maybe our meeting might also bring good luck and fortune to me. Maybe I am about to become rich». In the night, lights from distant lamps. And what happens if someone discovers that you have found something? Coober Pedy is a place where people come longing for fortune, maybe to change their own life in one day. Promising and dangerous. «Each year someone gets killed over here» says Andy. Look out Andy. «I am a tough guy». In the morning, extracting tens of fragments from the big stone he found during the night, he looks happy like a child