A.bc
In Australia, sulle tracce di Chatwin 20 anni dopo Le Vie dei Canti Palazzo delle Esposizioni, Roma

A.bc
In Australia, in Chatwin's footsteps 20 years after The Songlines Palazzo Delle Esposizioni, Rome



 
Fuori un cartello annuncia che è una “healthy and clean” community. Tutto sembra armonioso, lindo. In mezzo a un deserto punteggiato di spinifex, arbusti e piccoli alberi, abitato da cavalli selvaggi, canguri, mucche. Tre case basse disposte a circolo, la scuola, un orto con le patate del bush, pomodori, lattughe, mango, piante medicinali protette da una rete frangivento e nutrite da un piccolo sistema di irrigazione. Dentro la scuola, una sala con tre banchi individuali e una lavagna attorniata da cartelli multicolori. Un’altra sala ospita il computer e la postazione interattiva da cui le alunne possono seguire direttamente le lezioni di un’insegnante di Alice Springs, lontana 300 chilometri a est. Sono cambiate molte cose da quando nel 1944 Miss Adelaide Miethke ebbe l’idea di usare la radio per l’istruzione dei bambini dispersi nelle fattorie dell’outback. La School of Air ormai si fa col computer non più con la radio. Shannon e Kyra, sorellastre, 12 e 11 anni, affrontano un test di aritmetica con l’uso di un software in grado di stabilire l’esattezza della risposta e misurare i tempi di reazione delle risposte. Il tutor-maestro-tuttofare è Rob, 54 anni, originario dell’Oregon, vissuto a lungo in California, e poi - arruolatosi nell’Esercito – in Germania e Alaska. Ad un certo punto, volevano metterlo dietro a una scrivania, ma ha preferito lasciare la carriera militare. Si è rimesso a studiare e si è laureato. Poi è venuto in Australia e ad Adelaide si è specializzato in studi aborigeni. Qualcuno gli ha segnalato che a Town Bore cercavano un maestro ed è qui da quattro anni. Mina è la terza alunna, 17 anni, figlia di un aborigeno del Top End e di una aborigena del Red Centre, che ora sono lontani. Anche lei, dice, «si sente un mix etnico». Parla del suo Sogno, dei suoi totem e mostra il quadro che ha dipinto e li rappresenta. Uova di formica del miele, il delfino, lo squalo, il serpente. È qui per «avere un’istruzione, diventare più aperta». Stanno per partire, tutti e quattro. Hanno vinto una borsa di studio della School of Air e useranno quei soldi per un viaggio verso nord. Vogliono vedere il mare


Town Bore. Mina, 17 anni, una delle tre allieve della scuola della comunità
 
A notice says that it is a «healthy and clean community». Everything seems to be harmonious and neat. In the middle of a desert dotted with spinifexes, shrubs and little trees, inhabited by wild horses, kangaroos and cows. Three low houses in a circle, the school, a vegetable garden with bush potatoes, tomatoes, lettuce, mangoes, medicinal herbs protected by a windbreak net and watered by a small irrigation system. Inside the school, a room with three desks and a blackboard surrounded by multicolour posters. In another room there is a computer and an interactive position from where the pupils can follow directly the lessons of a teacher in Alice Spring, 300 kilometres away, to the east. Many things have changed since 1944 when Miss Adelaide Miethke had the idea of using the radio to teach the children scattered in the outback farms. The School of Air works by computer now, no longer by radio. Shannon and Kyra, stepsisters of 12 and 11, take a maths test using software which can assess the correctness of the answers and measure their reaction time. The tutor-teacher-factotum is Rob, 54, from Oregon. He lived in California and then - after joining the Army- in Germany and Alaska. Once they offered him a desk job, but he chose to leave the military career. He went back to study and graduated. Then he came to Australia and specialized in Aboriginal Studies in Adelaide. Someone told him they were looking for a primary school teacher in Town Bore, and he has been here for four years now. Mina, 17, is the third pupil. Her father is an Aborigine from the Top End, her mother from the Red Centre, and now they are both far away. She too «feels an ethnic mix», she says. She talks about her Dream, her totems and shows the picture representing them which she has painted. Eggs of the honey ants, a dolphin, a shark, a snake. She is here to «get her education, to become more broadminded». They are all going to leave soon, the four of them. They have been granted a scholarship by the School of Air and they are going to use the money to travel northwards. They want to see the sea


Town Bore. Mina, 17, one of the three pupils of the community school